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Orgasmo precoce femminile
In genere lorgasmo femminile consiste nella combinazione di unesperienza soggettiva gratificante e di modificazioni fisiologiche che avvengono allinterno della vagina e della zona pelvica.

Le donne hanno una migliore conoscenza della propria anatomia, di conseguenza descrivere l’orgasmo femminile diviene più semplice, rispetto all’uomo, in genere più reticente.
Il maggiore dibattito in campo medico riguarda la natura dell’orgasmo femminile, ovvero la contrapposizione o complementarietà tra orgasmo clitorideo e vaginale. Vi è un accordo condiviso nel respingere la teoria freudiana del trasferimento, secondo cui l’orgasmo vaginale sarebbe maturo e quello clitorideo, infantile, e quella del doppio orgasmo.
L’incapacità di raggiungere l’uno o l’altro tipo di orgasmo o la celerità nel raggiungerlo, è stata spesso considerata come motivo di senso d’inadeguatezza ed emozioni negative quali angoscia, depressione, senso di colpa nei confronti del partner, disagio e tristezza.
Sappiamo però che la stimolazione genitale non è essenziale per l’orgasmo. Le donne, infatti, riescono ad avere risposte orgasmiche anche al bacio, alle carezze sul corpo, alle fantasie, che sian deste o sognanti; infatti, anche le donne che hanno subito l’infibulazione, riescono a raggiungere l’orgasmo.
Il disturbo dell’orgasmo femminile può essere acquisito, quando la donna ha sviluppato il disturbo dopo aver provato l’orgasmo; permanente, quando il disturbo è sempre presente; generalizzato a tutte le situazioni sessuali o situazionale cioè ricorrente solo in determinate situazioni e/o condizioni sessuali.
La capacità di raggiungere un orgasmo aumenta con l’età. Il disturbo è quindi maggiormente diffuso nelle donne più giovani. La maggior parte dei disturbi dell’orgasmo femminile sono permanenti. Una volta imparato come raggiungere l’orgasmo, è difficile che una donna possa perdere una tale capacità, salvo esperienze traumatiche quali lo stupro o conflitti relazionali.
Per consentire l’individuazione dei disturbi sessuali femminili, consideriamo il rapporto sessuale dal punto di vista fisiologico, come un’esperienza di piacere suddivisa in cinque fasi: il desiderio, l'eccitazione, la massima eccitazione o plateau, l'orgasmo e la risoluzione. I disturbi sessuali femminili possono verificarsi in una o più di queste fasi.
Nella fase orgasmica la donna può lamentare il disturbo dell'orgasmo precoce. Si tratta di un disturbo di difficile diagnosi, cui segue solitamente fastidio nella continuazione del rapporto, oppure quello di mancanza d'orgasmo. Nel caso di mancanza o d'inibizione dell'orgasmo femminile, detta anche anorgasmia, che ne segue, la terapia clinica, al fine di individuare le più efficaci strategie d’intervento, richiede la collaborazione da parte della paziente nella valutazione del suo problema. Bisogna, infatti, capire se in passato si sono avute o meno esperienze ritmiche diverse dal massimo piacere con partner o senza la presenza del partner, così da poter diagnosticare se i disturbi siano di tipo primario, secondario o situazionale. E’ inoltre utile sapere che secondo l’attuale modello presentato dalla neurofisiologia, quasi tutte le donne possono raggiungere l’orgasmo con la stimolazione del clitoride prodotta dal pene, muovendosi in vagina, mentre circa la maggior parte di loro raggiunge l’orgasmo coitale, le restanti con fantasie erotiche.
Alle volte, il disturbo dell’orgasmo precoce può derivare da: malattie endocrine, malattie dell’ipofisi, neurolettici, anfetamina e cocaina. Il disturbo dell’orgasmo femminile precoce è inoltre, riconducibile ad alcuni fattori psicologici, tra cui: traumi sessuali pregressi (ad es. abuso sessuale), scarsa conoscenza della propria sessualità e del proprio corpo, ansia da prestazione e timore di perdere il controllo.
Il trattamento psicoterapeutico prevede: la psicoeducazione, con la quale permettere alla paziente di conoscere meglio il proprio corpo ed i suoi processi; training di abilità sessuali; training per la riduzione dell’ansia e tecniche di rilassamento; miglioramento della comunicazione col proprio partner e terapia di coppia, solo se necessaria.
Va inoltre sottolineato per le donne più giovani che all'inizio dell'attività sessuale ci sono tante cose da scoprire sul proprio io e su come funzioniamo e reagiamo agli stimoli. Non vi sono regole fisse sui tempi del piacere e quindi non va rincorso ad ogni costo il mito dell'orgasmo insieme. Conoscersi sui propri tempi può significare anche saperlo fare da sola, attraverso la masturbazione ci si esplora e si può comprendere meglio, senza ansie rispetto al partner, in che modo vivere il nostro piacere. Inoltre, un orgasmo precoce nella donna, non è così drammatico come per l’uomo. In questo caso, il rapporto s’interrompe mentre nell’ipotesi femminile, è sempre possibile continuare e così facendo con l'andare del tempo si posticiperà sempre di più il momento dell'orgasmo. Ricordiamo che ci sono donne che hanno più orgasmi durante lo stesso rapporto. Vivere serenamente la propria sessualità è importante, cerchiamo quindi di non far diventare un problema ciò che potrebbe non esserlo, ma che anzi, potrebbe rappresentare una piacevole risorsa.